La depressione maggiore nei malati di cancro è un elemento che peggiora sensibilmente il tenore di vita delle persone che devono affrontare la sfida di una malattia tumorale. La psicoterapia, però, può aiutare chi deve gestire questo impegno gravoso, migliorando le condizioni generali.
Inutile negarlo: chi ha un tumore deve gestire un carico di emozioni negative importante. Oggi le speranze di vita per chi è affetto da alcune forme di cancro sono elevate. Lo sostiene la Fondazione AIRC che da sempre è impegnata in questo campo. Ecco un dettaglio:
In meno di 10 anni dalla diagnosi di tumore, il 51 per cento circa delle donne e il 39 per cento degli uomini europei non solo guarisce, ma torna ad avere un’aspettativa di vita simile a quella delle persone che non hanno mai sviluppato un tumore.
Nonostante i dati positivi, non è difficile ascoltare pazienti malati di cancro che registrano casi di depressione maggiore. Il carico di stress e ansia in questi casi può essere importante, al punto da determinare un crollo mentale e aprire le porte a una delle malattie mentali più difficili da affrontare. Ecco perché è giusto affrontare la depressione maggiore nei malati di cancro.
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Disturbi correlati alle malattie tumorali
Spesso, chi vive il dramma di una diagnosi negativa rispetto alla presenza del cancro deve affrontare una serie di disturbi connessi: sono le famose comorbilità che possono riguardare condizioni patologiche del cuore, dell’apparato respiratorio ma anche della psiche.
Dover affrontare una serie di esami clinici che potrebbero portare verso una diagnosi difficile da accettare è il primo passo verso uno stress psichico importante. Se l’esito è a sfavore del soggetto, poi, la situazione peggiora. Anche perché bisogna affrontare più fronti, più malattie.
Quando colpisce la depressione in questi casi?
Come ci ricorda la ricerca del National Cancer Institute (NCI), la depressione può influire negativamente non solo sul paziente ma anche sui familiari. E il periodo in cui compaiono i sintomi della depressione maggiore nei malati di cancro variano sensibilmente.
Questa condizione può presentarsi durante i primi esami, quando non c’è certezza della diagnosi, nel momento in cui si presentano i risultati, durante le cure, prima o dopo l’operazione, alla fine del percorso o anche quando la malattia è stata sconfitta per timore di una ricaduta.
I numeri della depressione nei malati di tumore
Sempre il documento dell’NIC ricorda che “People who are distressed may have a range of feelings, from sadness and a loss of control to depression, anxiety, panic, and isolation”.
Le persone che soffrono di una malattia tumorale possono essere attraversate da diversi sentimenti e stati d’animo. C’è anche la depressione: una condizione 2/3 volte più presente nei malati di cancro rispetto alla popolazione normale e con rischio elevato di suicidio.
Questo dato viene comunicato dall’Agenzia Italiana del Farmaco che sottolinea anche la presenza di alcuni numeri molto importanti per comprendere la diffusione di questo fenomeno:
“La prevalenza di depressione maggiore è stata più alta nei pazienti con cancro del polmone, seguita dal cancro ginecologico, dal cancro al seno, dal cancro del colon-retto e dal cancro urogenitale (…). All’interno di questi raggruppamenti di cancro, una diagnosi di depressione maggiore era più comune in pazienti più giovani, con punteggi più bassi di privazione sociale, e, per il cancro del polmone e il cancro del colon-retto, in pazienti di sesso femminile”.
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La sintesi è che la depressione legata a malattie tumorali è presente in modo trasversale. E colpisce tutti, compresi i giovani. Soprattutto chi frequenta le cliniche specializzate, forse per l’assenza di legami di primo grado o con il gruppo dei pari. Ecco perché bisogna intervenire.
Sintomi della depressione nei malati di cancro
I sintomi sono quelli tipici della depressione maggiore – chiusura sociale, disturbi del sonno e dell’alimentazione, problemi dell’umore – ma possono emergere delle relazioni particolari con il corpo che viene percepito come un elemento malato, come una fonte di dolore e sofferenza.
La mancata accettazione del proprio corpo si fonde con la paura della morte, la tantofobia, che incombe e minaccia la propria esistenza con pensieri ricorrenti che riportano a tendenze suicide.
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Curare la depressione insieme al tumore
Un approccio cognitivo-comportamentale per affrontare la depressione può essere la soluzione giusta per chi deve affrontare un percorso del genere. Salvo casi particolari, meglio evitare una terapia farmacologica per una persona che deve già assumere grandi dosi di medicinali.
Scegliamo una terapia per sminare le situazioni problematiche, che generano ansia e stress nei pazienti. In modo da influenzare l’approccio alla condizione che porta alla depressione.
Tutto questo senza dimenticare uno degli aspetti fondamentali: la qualità della vita. Recuperare buone abitudini, fare sport (quando possibile), mangiare bene e recuperare le relazioni con le persone care è il primo passo e non l’unico per puntare verso un alleviamento dei sintomi.