Dr Giampaolo Falasca

Attacchi di panico mentre si mangia: 5 consigli per superare l’anginofobia

L’anginofobia è la paura di deglutire cibo. Chi ne soffre viene colpito da attacchi di panico nel momento in cui deve ingoiare che nascono dal timore di rimanere soffocati dal boccone. In alcuni casi ciò avviene anche con l’acqua o la saliva. La sensazione di pericolo è legata, in molti casi, all’obiettivo inconscio e disfunzionale di privarsi di alcuni cibi.


Per noi mangiare è uno dei più grandi piaceri della vita. Ma cosa fare quando il solo pensiero di avvicinare alla bocca un primo boccone scatena ansia e paure?

Chi soffre di anginofobia – crasi tra il latino angina, strangolare, e il greco fobia, paura – può arrivare ad evitare di mangiare in determinate situazioni, per paura che si scateni un attacco di panico. La condizione può avere un impatto sulla qualità della vita, limitando le attività sociali e causando problemi di salute mentale e fisica.

Cos’è l’anginofobia, definizione

Gli attacchi di panico mentre si mangia, noti anche come anginofobia, sono una forma di disturbo della persona che può causare un intenso stato ansioso e sensazione di spavento, a volte terrore, non appena ci si deve rapportare al cibo. Il risultato?

La paura di deglutire e quindi di mangiare. Come si può immaginare, questa condizione tende a portare chi soffre di anginofobia verso una serie di disturbi alimentari importanti oltre a ridurre drasticamente le occasioni di vita sociale.

Da leggere: come risolvere gli attacchi di panico quando si fa sport

Sintomi e conseguenze dell’anginofobia

L’anginofobia può trovare la sua giustificazione in cause differenti. A volte le persone in cura suggeriscono l’inizio di questa condizione a causa di un primo soffocamento casuale mentre si ingoia un boccone o per una malattia delle vie respiratorie. In ogni caso i sintomi di chi ha paura di strozzarsi mentre mangia sono chiari:

  • Tensione mentre si è a tavola.
  • Eccissivo controllo del cibo.
  • Masticazione spasmodica.
  • Uso delle posate per sminuzzare.
  • Necessità della presenza di altre persone.

Le cause psicofisiche dell’anginofobia sono chiare: da un lato si creano tensioni con i propri familiari e si riducono le occasioni per consumare pasti in situazioni diverse da quelle della propria abitazione. Dall’altro si ritrovano i presupposti per una serie di carenze nutrizionali e disturbi dell’alimentazione. Ecco perché bisogna guarire dall’anginofobia velocemente ed evitare che si sedimentino determinate abitudini.

Le soluzioni per l’anginofobia

Come superare la paura gestire gli attacchi di panico mentre si mangia? La chiave è la possibilità di identificare i tuoi trigger, detti elementi scatenanti, per arrivare alla causa del disturbo. Ma non basta. Ecco una serie di passaggi che ti aiuteranno a sconfiggere la paura di deglutire per affrontare l’anginofobia definitivamente.

Scopri i trigger scatenanti

Se conosci quali solo gli alimenti o le situazioni che causano gli attacchi di panico, puoi evitarli o prepararti ad affrontarli, riuscendo così a prevenire la crisi.

Rilassati prima di mangiare

Metodi come la respirazione profonda, la meditazione e lo yoga possono aiutare a rilassare il corpo e la mente prima di mangiare, predisponendoti ad uno stato di maggiore relax. Eliminando l’ansia che potrebbe portarti alla paura di ingoiare il cibo.

Mangia in un ambiente tranquillo

Come superare la paura di strozzarsi mentre si mangia? Evita luoghi rumorosi o affollati che aumentano il tuo stato ansioso, o stimolare il meccanismo della paura.

Mastica lentamente e attentamente

Una masticazione lenta e il concentrarsi sul gusto e sull’aroma del cibo che stai mangiando possono aiutare a ridurre l’ansia e la paura di soffocare.

Chiedi aiuto a uno psicologo

Lo psicologo o psicoterapeuta può aiutarti nel gestire l’ansia e a trovare soluzioni per gli attacchi di panico mentre mangi. Una delle soluzioni utilizzate dai terapeuti è la Tecnica Somatopsichica detta anche Terapia Cognitivo Comportamentale.

L’anginofobia può essere gestita grazie alle tecniche di controllo dello stress quali meditazione e respirazione, e attraverso un percorso di psicoterapia.

Grazie alla Terapia Cognitivo Comportamentale lo psicologo ti aiuterà, ad esempio, a riconoscere i segnali che precedono l’attacco di panico mentre mangi, ovvero i trigger, migliorando in modo pratico e reale la qualità della tua vita quotidiana. Se hai difficoltà a gestire l’ansia mentre mangi ti invito a contattarmi senza alcun impegno.

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8 risposte

  1. Mi viene l’ansia sia quando preparo il pranzo e la cena e anche quando mangio, cosa può farmi scatenare tutto questo. Non è da molto tempo che mi succede. Grazie per un consiglio

    1. E’ probabile si sia instaurata una fobia in relazione a qualche avvenimento, anche endogeno, potrebbe essere utile l’apprendimento dell’autocontrollo, attraverso esercizi per il rilassamento

  2. Mi è capitato due volte di rischiare di soffocare con un boccone di cibo oltre tutto stavo anche mangiando piano e con calma.Ora ogni volta che mi siedo a tavola non vedo l’ora che finisca tutto per alzarmi perché mangiare è diventato un trauma,nonostante adesso mangio piano mastico bene e vado lentamente cosa che prima mangiavo in fretta e masticavo poco ma anche con questi accorgimenti quando devo deglutire un boccone piccolo e masticato bene ho paura.

    1. E’ probabile che si sia instaurata una fobia, che potrebbe essere superata attraverso l’apprendimento dell’autocontrollo e con la desensibilizzazione sistematica dell’ansia

  3. Un paio di anni fa stavo soffocando con una pillola, nelle settimane successive ho avuto tanto reflusso gastro esofageo tale da bruciarmi le mucose e tutto lo stress mi ha causato qualche disturbo nella deglutizione e paura.
    Ho mangiato frullato per molto tempo ora sto cercando di mangiare normale ma ho bisogno di un aiuto . Normale per me non è normale per gli altri.. credo ci sia dell altro dietro.
    In più sto affrontando una separazione da fidanzati dopo dodici anni non voluta da parte mia.

    1. Salve anch’io vivo la stessa situazione purtroppo in seguito ad una compressa da li ho avuto laringo spasmo ecco come è iniziato

  4. Buon giorno io ho avuto questo problema a 11 anni, mi ricordo che il periodo principale è durato diversi mesi che sembravano anni, nel corso degli anni ho mangiato più velocemente (ancora sono sempre l’ultima a finire e ho 22 annu) e sono riuscita a introdurre alimenti che prima non riuscivo come il salame verso i 15 anni, la pesca verso i 18, la frutta era un ostacolo enorme x me allora e ad oggi non ho problemi con la frutta se non ché non l’apprezzo molto.
    I miei erano andati in palla e ciò non mi aiutava, poi sono andata dalla psicologa e per quanto mi mettevano a disagio le situazioni sociali, con dei buoni amici mi aiutavano ad affrontarle era un modo poco piacevole ma utile, mi ricordo perfettamente dei giorni dove ero felice perché ero riuscita a mangiare 6 pezzettini di cotoletta invece che 5, che vittoria allora.
    Ad oggi in certe situazioni posso avere più disagio, e ho un ansia pazzesca quando gli altri mettono in bocca ciliegie e olive, io metto in bocca bocconi piccoli, al sushi è un disagio, tagliare i pezzi col coltello. Ma ognuno ha i suoi problemi, alla fine. Chi giudica non merita il nostro disagio o senso di inadeguatezza.

    Comunque ho fatto dei grandi progressi nel corso della vita, ma anche nel giro di un anno. Poi pian piano ho recuperato.
    La cicatrice resta.

    Oggi per esempio sto avendo ansia, ma oggi a pranzo era tutto ok
    E so già che domani sarà passato.
    Io caldo, lo stress può capitare di andare in tilt.

    Per chi ha questo problema, per favore lottate, chiedete aiuto. Non so come avessi fatto se i miei non mi avessero mandata dalla psicologa e se i miei amici no mi avessero sostenuta (oltre che un po’ presa in giro, (questo potevano evitarlo ma ehy, le medie) però a loro modo mi stavano accanto).

    1. Bravissimo, complimenti a Lei per la Sua tenacia e grande volontà, sicuramente sarà di grande aiuto a tutti, soprattutto per aver incoraggiati a lottare e a non darsi mai per vinti

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