Disturbi psicotici
La psicosi rappresenta un problema dell’equilibrio individuale che porta a un distaccamento dell’individuo dalla realtà, con allucinazioni e deliri.
Il paziente e la psicosi
Cosa sono i disturbi psicotici
I disturbi psicotici (o psicosi) sono un insieme di problematiche che si ritrovano nella manifestazione di alterazioni di emozioni, pensiero e percezione della realtà fino a raggiungere dei comportamenti correlati a questa visione del mondo.
I disturbi psicotici possono segnare in profondità la capacità del paziente di interagire con la realtà circostante. Spesso richiedono un intervento da parte dei professionisti della salute mentale. Nei casi più gravi, è necessario procedere con il ricovero del paziente.
La tipologia di disturbo psicotico più nota al pubblico è la schizofrenia, ma ci sono anche altre condizioni problematiche che possono e devono essere affrontate. Come, ad esempio, il disturbo schizoaffettivo, quello delirante o ancora schizofreniforme. In ogni caso, Il trattamento può coinvolgere sia l’uso di farmaci dedicati che la terapia psicologica.
Come anticipato, sotto il termine-ombrello dei disturbi psicotici si riuniscono diverse condizioni che possono avere una sintomatologia differente. In linea di massima, per descrivere queste condizioni possiamo elencare alcune caratteristiche ricorrenti.
In primo luogo possiamo parlare di una percezione distorta della realtà che porta il soggetto a udire voci o vedere qualcosa che in realtà non esiste. Questo può portare a prendere delle decisioni o compiere delle azioni basate su un delirio e non su una cognizione reale.
La gravità e la combinazione dei vari nodi che costituiscono il comportamento psicotico del paziente possono variare (e non di poco) in base alla persona e da un disturbo psicotico presentato. Inoltre, i sintomi del problema possono presentarsi nel tempo in modo differente, per questo è importante avere un controllo costante del medico psicoterapeuta.
Pur avendo sempre come riferimento la varietà dei disturbi psicotici, possiamo riassumere la sintomatologia generale in alcuni punti chiave. In primo luogo abbiamo il tema delle allucinazioni che possono coinvolgere udito, vista, olfatto, gusto o tatto. Il classico caso è quello del paziente che sente voci o vede persone che in realtà non esistono.
A questa condizione si aggiungono i deliri, ovviamente con idee non riscontrabili nella realtà quotidiana, che possono essere di persecuzione, gelosia, importanza. Altri sintomi tipici del pensiero psicotico: difficoltà nell’organizzare e articolare il pensiero, discorsi incoerenti, idee illogiche, comportamenti di difficile lettura e distaccati dalla norma sociale.
In alcuni casi si registra un comportamento catatonico, con riduzione dell’attività motoria e appiattimento delle espressioni facciali; in altri invece c’è un’eccessiva presenza di movimento, spesso senza alcun senso o linearità logica apprezzabile. Chiaramente tutto ciò porta a un graduale ma costante impoverimento delle relazioni sociali con il resto del mondo.
Giusto sottolineare che le cause dei disturbi psicotici non sono ancora ben definite. In buona sostanza, si pensa che queste condizioni siano il frutto di una combinazione di fattori genetici, biologici, ambientali e psicologici. Partiamo dal primo punto della lista: in molti casi c’è un alto grado di predisposizione genetica ai disturbi psicotici. Soprattutto per le persone che hanno parenti di primo grado con disturbi che rientrano in questa categoria.
Alcune cause dei disturbi psicotici riguardano traumi fisici o malattie particolari che possono portare a queste condizioni. Ad esempio, AIDS e malattie dell’endocrino possono causare condizioni di psicosi. Lo stesso si può dire di eventi traumatici vissuti in passato. Non dimentichiamo che anche alcune sostanze stupefacenti come cocaina, anfetamine, metanfetamine, MDMA e ketamina possono portare alla comparsa di disturbi.
Per diagnosticare una condizione tipica di psicosi è necessario l’approccio di più specialisti del settore. Di sicuro è importante avere una valutazione della storia clinica del paziente e una valutazione psichiatrica. Spesso si procede con analisi cliniche come quelle del sangue o risonanza magnetica, TAC e radiografie per accertare con precisione le cause.
Il trattamento dei disturbi psicotici, in linea di massima, coinvolge approcci differenti e soluzioni diversificate in base alla condizione del paziente. Generalmente si procede con farmacoterapia, terapia psicologica e supporto sociale sempre se il paziente ne ha bisogno.
Senza la pretesa di dare indicazioni valide sempre e in ogni occasione, si procede con la terapia causale per risolvere gli elementi scatenanti di questa condizione, farmacoterapia e terapia seguita da uno psicologo specializzato. Ad esempio? Come possiamo procedere?
Se ci sono condizioni di tossicodipendenza o alcolismo sarà importante procedere con un percorso di disintossicazione. Poi si valuta un percorso farmacologico per assumere antipsicotici o neurolettici adatti alle necessità per stabilizzare l’umore e le allucinazioni.
La somministrazione può avvenire per endovena o via orale e può durare anche diverso tempo nel caso in cui si presenti schizofrenia o disturbo bipolare nei soggetti in esame. Ovviamente l’assunzione dei farmaci deve essere monitorata con attenzione perché comportano diversi effetti collaterali come sonnolenza, tremori e aumento del peso.
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