Quali sono i rapporti tra ansia e depressione?
Fra ansia e depressione vi è una distinzione poco nota che potrebbe giustificare una confusione non necessariamente frutto di scarsa conoscenza del fenomeno. Però c’è da precisare che ansia e depressione non sono per nulla la stessa cosa e per conoscere più da vicino il fenomeno è opportuno osservarne alcune caratteristiche al fine di comprendere in che modo si distinguano. E come si possono affrontare.
Cos’è l’ansia e quali sono le forme
L’ansia è una risposta emotiva e fisiologica di allarme e preoccupazione verso una situazione percepita come potenzialmente pericolosa. È una reazione naturale del corpo alla percezione di una minaccia vista come reale, ma non lo è per forza.
L’ansia può presentarsi sotto varie forme. C’è il disturbo d’ansia generalizzato (GAD), il disturbo post-traumatico da stress (PTSD), da non confondersi con il disturbo da stress (ASD) che si instaura rapidamente, all’incirca dopo 48 ore il verificarsi dell’evento stressante e può avere una durata variabile fra tre giorni e un mese
Il PTSD è l’evoluzione a medio lungo-termine. Poi c’ l’attacco di panico (DAP), il disturbo ossessivo-compulsivo (DOC), la fobia specifica. Come l’agorafobia, la paura degli spazi aperti, una delle più conosciute e diffuse. Anche perché è relativa alle conseguenze del DAP per via del timore di non poter essere soccorsi in tempo in occasione di un attacco. Infine abbiamo la fobia sociale, FOMO (Fear of missinig out).
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Depressione, definizione e sintomi
La depressione è un disturbo caratterizzato da sintomi emotivi, comportamentali e fisici che influenzano il funzionamento sociale, lavorativo e personale.
Questa condizione può essere causata da una combinazione di fattori biologici, psicologici e ambientali, e può essere trattata attraverso la psicoterapia, i farmaci antidepressivi o una combinazione dei due. Ansia e depressione sono patologie interconnesse. In questi casi si parla di depressione-ansiosa. I principali sintomi:
- Perdita di energia.
- Facilità all’affaticamento.
- Disturbi della concentrazione e della memoria.
- Mancanza di desiderio sessuale.
Mentre, da un punto di vista emotivo avremo:
- Tristezza.
- Angoscia.
- Vuoto.
- Disperazione.
- Mancanza di speranza nel futuro.
Ciò sotto l’aspetto comportamentale porterà a passività, evitamento sociale e riduzione delle attività quotidiane. Mentre, sotto l’aspetto cognitivo, avremo:
- Autosvalutazione.
- Autocommiserazione.
- Incapacità decisionale.
- Rallentamento ideativo.
- Pensieri negativi su di sé, sul modo e sul futuro.
Alla luce di tutto questo, risulta normale immaginare che il paziente affetto di depressione sia una persona che ha completamente smarrito la gioia, il piacere, l’affetto e la spinta all’azione, che hanno lasciato il posto alla passività e alla inattività, al sentirsi sempre giù di morale, interpretando tutto in una visione negativa.
In realtà, la depressione contiene al suo interno anche un quadro clinico di ansietà. Infatti il depresso è anche, in certi momenti, agitato, nervoso, assalito da un eccesso di attività motoria, insonne e incapace di raggiungere una condizione di rilassamento.
Capire se si soffre di ansia depressiva
Una persona il cui flusso energetico è bloccato ha perso una parte della sua vitalità e della sua personalità, in quanto questa perdita fa sì che ci si senta depressi, in lotta.
Si deve usare costantemente la forza di volontà per eseguire i compiti quotidiani. Il blocco del flusso energetico rende difficoltoso il mettersi in relazione con gli altri e provarne piacere, così, in questo modo, la vita diventa grigia e perde i suoi colori.
L’energia deve scorrere verso quelle parti del corpo che sono a contatto diretto con il mondo: gli organi di senso, le braccia, le mani, le gambe i piedi, la pelle.
Il blocco dei muscoli ci porterà all’inibizione del piangere e del gridare, ma anche a non poter cantare e gridare di gioia, mentre i blocchi nelle spalle e nelle braccia freneranno il nostro desiderio di abbracciare e la contrattura dei muscoli delle gambe e dei piedi diminuirà la nostra capacità di stare a lungo in posizione eretta.
L’inibizione dei muscoli che uniscono il bacino al tronco e alle gambe che sono coinvolti nel controllo della sessualità ne inibirà il funzionamento, rendendola intorpidita e causando, quindi, dolori lombari e lo stimolo a urinare.
Le persone soffrono di ansia e depressione a causa di una particolare difficoltà che non riescono ad affrontare e se il disagio si protrae per un certo tempo può generalizzarsi e coinvolgere altre sfere della vita. Sono tante le persone che si trovano in difficoltà in situazioni comuni della vita come a scuola, al lavoro, nello sport.
È necessario allentare questi blocchi, anche se non è facile, ma attraverso il lavoro sul corpo è possibile ammorbidire le tensioni e rivivere il desiderio di essere accettati.
Come si cura l’ansia
La terapia cognitivo-comportamentale (CBT) si è dimostrata la più valida per la cura dei disturbi d’ansi. Perché è orientata verso l’interruzione dell’intensa e crescente tensione provocata dall’ansia. La CBT insegna il riconoscimento specifico dell’ansia patologica e dei suoi sintomi fisici, aiuta ad individuare i pensieri ansiosi.
Inoltre contribuisce all’apprendimento delle tecniche cognitivo-comportamentali per contrastare i pensieri disfunzionali, utilizza la pratica graduale, il referenting, la distrazione ed il problem solving. Ma soprattutto interviene nell’insegnamento della corretta respirazione e delle tecniche di rilassamento al fine di diminuire l’impatto.
Puoi attutire le sensazioni fisiche che si manifestano a livello somatico con tachicardia, palpitazioni, costrizione toracica, dispnea (fame d’aria), vertigini, tremore. A livello psicologico, ciò si manifesta con senso di agitazione psicomotoria.
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Analisi Bioenergetica
Una delle metodologie particolarmente adatte per la cura dei disturbi somatizzati al corpo dagli attacchi d’ansia è rappresentata dall’applicazione della bioenergetica.
Secondo Alexander Lowen, l’ansia si più combattere partendo dalla respirazione, dal movimento e dall’espressione corporea consente l’emergere dei vissuti emotivi inconsci, facilitandone quindi anche il recupero e l’elaborazione a livello:
- Mentale.
- Affettivo.
L’obiettivo della bioenergetica nella cura dei disturbi d’ansia somatizzata è quello di ristabilire il libero movimento dell’energia del corpo, intervenendo in modo mirato sui blocchi energetico/emozionali presenti a livello psichico, emozionale e fisico.
L’Analisi Bioenergetica non si limita alla sola pressione e manipolazione alle zone muscolari vittime delle tensioni muscolari croniche, ma fa uso di alcune posizioni corporee particolari che aiutano queste tensioni a rilasciarsi.
Attraverso questo intervento, oltre all’ ammorbidimento delle tensioni, insorge nei muscoli una fine vibrazione che è la prova dell’avvenuto rilassamento muscolare a dimostrazione di come i blocchi muscolari impediscano il libero scorrere dell’energia
Un esempio potrebbe essere quello secondo il quale un diaframma cronicamente contratto interrompe l’onda respiratoria, provocando una respirazione superficiale.
Che porta alla diminuzione dell’apporto di ossigeno, abbassando notevolmente, il livello energetico e l’abitudine di respirare in modo superficiale, purtroppo, è uno dei sistemi che noi usiamo normalmente per controllare le nostre emozioni.
Chiedi aiuto per risolvere l’ansia
La psicoterapia ha come obiettivo proprio un cambiamento generale nella persona e utilizza strumenti specifici atti a questo cambiamento. Se hai bisogno di altre informazioni, chiedi subito un parere anche per una consulenza online.