Analisi psicologica con intervento integrato, corporeo e psicologico
Sono molte le tecniche psicoterapeutiche che considerano l’uomo da un punto di vista psico-corporeo. Ad esempio, le psicoterapie che rientrano nel modello biofunzionale-corporeo quali la
- la Terapia reichiana
- la vegetoterapia
- la bioenergetica
- il Rolfing
- la Primal Therapy e
- l’integrazione posturale
considerano l’organismo umano come una realtà psico-corporea integrata secondo la quale ogni evento psichico si manifesta a livello corporeo attraverso tensioni muscolari e somatiche, ovvero trasmesse al corpo e formatesi come difese da ansia ed emozioni che potrebbero fuoriuscire in qualsiasi momento in modo incontrollato.
Wilhelm Reich fu il primo a sostenere l’esistenza di una unità funzionale ed energetica fra corpo e mente e, attraverso questa corrispondenza biunivoca si formerebbero i tratti del carattere e le emozioni le quali si esprimerebbero, poi, a loro volta, attraverso le forme del corpo e la sua mobilità, in pratica, si esprimerebbero in quello che, successivamente, nel 1987, Alexander Lowen, allievo di Reich e fondatore dell’analisi bioenergetica, definì il “Linguaggio del corpo“.
Riprendendo i concetti di Freud sulla nevrosi attuale e sull’angoscia derivante dal blocco dell’energia sessuale ovvero la teoria sulla libido, Reich sosteneva che alla base di tutte le malattie psichiche ci sono dei disturbi sessuali, in quanto la sessualità non è un atto composto di movimenti meccanici, ma deve essere considerato come un processo integrato corporeo ed affettivo all’interno del quale si esprimono le due fasi biologiche comuni a tutti gli organismi viventi, ovvero la contrazione, composta da tensione ed eccitazione, e la distensione, composta da scarica, abbandono, rilassamento.
L’incapacità di vivere pienamente questi due momenti provoca un’alterazione del flusso energetico naturale dell’organismo, con la conseguente instaurazione dei blocchi emotivi e corporei, pertanto le disfunzioni provocate dal blocco dell’energia sessuale vengono sperimentate sotto forma di angoscia la quale, a sua volta, viene tradotta successivamente in sintomi nevrotici.
L'importanza dell'equilibrio energetico
Per risolvere questi problemi, è necessario ricreare l’equilibrio energetico nel processo di contrazione/distensione attraverso un lavoro terapeutico che individui l’origine dei blocchi psico-corporei, permetta lo scioglimento delle tensioni, la fuoriuscita delle emozioni e ripristini il flusso naturale di energia sessuale.
Secondo Wilhelm Reich esistono dei modelli ricorrenti di blocchi muscolari che segnalano esattamente quali sono le emozioni represse e come e da cosa vengono bloccate e l’osservazione della postura abituale e del modo in cui si configurano i blocchi e gli irrigidimenti muscolari consente al terapeuta di tradurre i messaggi che vengono dal corpo del paziente, di comprendere il suo carattere, e quindi di impostare le strategie di intervento più adatte a promuovere la catarsi, ovvero della purificazione.
Quindi, il terapeuta, utilizzando varie tecniche corporee che prevedono anche la manipolazione diretta dei blocchi muscolaried un lavoro di interpretazione a carattere psicodinamico, riuscirà ad aiutare il paziente a prendere consapevolezza del proprio corpo, liberando le emozioni represse e rimettendo, così, in movimento l’energia.
Insieme all’individuazione dei blocchi fisici e corporei, Reich introduce anche i concetti di “armatura caratteriale” e di “analisi del carattere”, in quanto il carattere è modellato dai blocchi emotivi e si riflette nelle tensioni muscolari.
Le resistenze emotive possono bloccare i sentimenti
Infatti, le resistenze emotive sono il nucleo principale del carattere e agiscono, appunto come si diceva sopra, come una sorta di “armatura“ che blocca i sentimenti, proteggendo le persone da tutti gli stimoli dolorosi interni ed esterni.
Questa struttura difensiva si riflette nel corpo come una vera e propria “corazza muscolare“ che si forma nei primi anni di vita in seguito alla mancata soddisfazione degli impulsi istintuali e modella la postura, lo sguardo, il tono della voce ed il ritmo delle parole, alterando la funzione respiratoria e provocando una rigidità muscolare cronica.
Wilhelm Reich divide, poi, la “corazza muscolare“ in sette blocchi fisici disposti ad anello rispetto alla spina dorsale, ognuno dei quali costituisce un ostacolo che impedisce l’espressione delle emozioni del paziente, pertanto la forma di intervento terapeutico ideata da Reich si pone l’obiettivo di fare emergere alla coscienza i ricordi traumatici e le emozioni rimosse, attraverso, appunto, lo scioglimento dei blocchi corporei e la liberazione dell’energia.
Il paziente parla attraverso il corpo
Quindi l’attenzione del terapeuta è sempre centrata sul come il paziente parla di sé attraverso il suo corpo, mentre l’interpretazione dei contenuti verbali acquista un carattere sempre meno rilevante e, per questo motivo, viene limitata al massimo, perché produce l’effetto di acuire le difese del paziente, ostacolando il processo terapeutico.
Reich non riteneva necessario fare parlare il paziente perché pensava che spesso le parole funzionano come difesa dalle emozioni e quindi il silenzio è indispensabile per permettere alle emozioni di divenire manifeste attraverso l’espressione corporea.
Analisi psicologica con intervento integrato, corporeo e psicologico
Nel tempo la terapia ideata da Wilhelm Reich identificata con la definizione di “vegetoterapia“ si è anche evoluta da analisi psicologica dell’ “armatura del carattere“ ad intervento integrato, corporeo e psicologico che interviene sulla “corazza muscolare“ e, attualmente, comprende sia un’analisi intellettuale, sia una combinazione di esercizi fisici appropriati, manipolazioni e respirazioni profonde che hanno quale obiettivo lo scioglimento dei blocchi muscolari, infatti questa strategia serve molto per aumentare il livello di attivazione del paziente ed a permettere l’espressione ed il rilascio delle emozioni.