Bulimia: 4 segnali d’allarme per riconoscerla
Esprimere senso di colpa per aver mangiato
La cosiddetta “fame nervosa” è un problema che colpisce moltissime persone, ma se dopo aver mangiato ti trovi a sentirti in colpa per ogni singola caloria ingerita questo potrebbe essere un primo sintomo di quel disturbo alimentare denominato bulimia.
Essere ossessionati dal proprio peso corporeo
Pesarsi tutti i giorni dopo mangiato, ricorrere a diete debilitanti o fare più attività fisica del dovuto perché ci si vede sempre troppo grassi, anche dopo aver perso peso: questi sono sicuramente sintomi da monitorare, indice che nella mente è scattato un meccanismo malato, in grado di distorce la realtà. È necessario intervenire subito.
Isolarsi dopo i pasti
Se vostra figlia o il vostro amico si rifugiano in bagno, subito dopo aver mangiato, anche questo è un segnale di allarme. Potrebbe essere alla ricerca di come smaltire il senso di colpa per le calorie appena ingerite. Cercate di distrarli, di intrattenere la conversazione a tavola ben oltre il caffè, ma senza forzarli.
Episodi di vomito frequenti o smodato uso di lassativi
Se l’alzarsi velocemente da tavola o l’isolarsi dopo il pasto prevedono quasi sempre una corsa al bagno, prestate attenzione a ciò che accade in quel momento. Purtroppo, inizialmente chi soffre di bulimia cercherà di giustificarsi dicendo che “ha mangiato troppo e ha mal di pancia” oppure “soffre di gastrite”. Questo modo di eliminare il cibo ingerito alla lunga può comportare danni irreversibili all’appartato gastro-intestinale e anche ai denti che vengono corrosi dai succhi gastrici.
Problemi di bulimia? I social media non aiutano
Nonostante tutte le campagne attive contro il famoso “Body Shaming” (ovvero il giudizio feroce verso il corpo altrui) è facile per menti fragili ricadere nell’ossessione di perdere peso a qualunque costo. La bulimia può colpire chiunque, ma a farne le spese, in particolare, sono le ragazze adolescenti.
Instagram con i suoi “magici” filtri, pullula di foto di personaggi famosi modificate con Photoshop, un canone estetico in base al quale la perfezione consiste nell’assenza di difetti fisici: corpi scolpiti e snelli, sbandierati a ogni minuto del giorno e della notte, finiscono per infondere insicurezza e auto-critica distruttiva nei confronti di chi sta ancora costruendo la propria autostima.
Come comportarsi di fronte a qualcuno che soffre di bulimia?
Chi soffre di bulimia pensa di non fare nulla di dannoso al proprio corpo, e di essere lontano anni luce dal concetto di disturbo alimentare ma si sbaglia. La persona bulimica sfoga lo stress o il trauma sul cibo, mangiando fino a scoppiare, per poi liberarsi di quanto ingerito piena di sensi di colpa, per paura di ingrassare.
Questo comporta che la mente si abitui a questa gestione malsana del cibo, innescando il meccanismo del:” mangio quanto voglio, poi tanto lo elimino perché non sono malato, voglio solo essere magro”.
Se hai riscontrato almeno due dei quattro segnali d’allarme per riconoscere la bulimia di questo articolo, la prima cosa da fare è rivolgersi ad uno psicoterapeuta qualificatoche possa aiutarti a risolvere il problema: le ragioni scatenanti possono essere moltissime, e non sta a Internet individuarle al posto tuo.
Posso aiutare sia te, che chi ti sta a cuore: contattami subito.