La comunicazione fra il paziente e il terapeuta
Alcune ricerche (Lambert e Bergin, 1983) indicano che le procedure correlate positivamente ai risultati terapeutici sono quelle che facilitano la comunicazione cliente-terapeuta, centrano l’attenzione sul presente e permettono al cliente di esprimere liberamente sentimenti ed esperienze di vita.
Altre ricerche (Korchin e Sands,1983) propongono una lista di interventi efficaci che dovrebbero essere portati avanti, più o meno comunemente da tutti i sistemi terapeutici, ovvero
- persuasione
- suggestione
- attivazione affettiva
- differenti forme di apprendimento
- favorire l’auto-esplorazione e l’auto-comprensione
- feedback costruttivo
- creazione di opportunità per il successo dentro e fuori la terapia
Altre ricerche ancora (Orlinsky e Howard, 1986) confrontano l’efficacia di alcune procedure d’intervento rispetto ai risultati raggiunti dalla psicoterapia, ovvero interpretazione, permettere un insight, confronto e feedback, esplorazione e indagine, fornire un sostegno e incoraggiare, suggerire, riflettere, apertura, abilità del terapeuta.
Fra tutti questi interventi, solamente il confronto e la capacità/abilità del terapeuta sono risultati avere degli effetti veramente positivi sui risultati.
E’ molto difficile, d’altra parte, stabilire dei criteri univoci per valutare le capacità dello psicoterapeuta, anche perché, pur appartenendo ad orientamenti differenti, gli psicoterapeuti agiscono in modi simili, ovvero
- creando un contesto terapeutico in cui il paziente si sente libero di parlare e di esprimersi
- permettendo al paziente di raggiungere una maggiore comprensione di sé e di comportarsi in un modo nuovo
- sviluppando una relazione terapeutica basata esclusivamente sulla fiducia
- raccogliendo informazioni
- aumentando le loro capacità
- favorendo gli insight (intuizioni) e la libera espressione delle emozioni e dei contenuti espressi
- sostenendo e sviluppando l’autostima
- insegnando/proponendo modi diversi per affrontare le situazioni
- desensibilizzando
- discutendo le difese, le negazioni e gli evitamenti
- fornendo un sostegno emotivo, promuovendo il cambiamento.
Vi sono pure studi comparativi fra diverse tecniche in termini di efficacia per quanto riguarda l’intervento su ansia, depressione, e problemi interpersonali che non hanno evidenziato la superiorità di una procedura terapeutica rispetto ad altre, (Singer, Luborsky , 1975).
Tuttavia i risultati di alcune ricerche (Dobson 1989) hanno mostrato una superiorità non elevata ma significativa dei metodi cognitivo-comportamentali rispetto alle psicoterapie a carattere verbale e orientate sulla relazione, anche se non risultano, comunque, sostanziali differenze fra una procedura e l’altra rispetto al cambiamento prodotto, anche se in determinate circostanze e per certi problemi alcune tecniche sembrano essere più efficaci.
Ogni forma di psicoterapia consiste in un rapporto interpersonale basato sullo scambio di messaggi verbali e non verbali che avvengono all’interno di un contesto caratterizzato da regole specifiche, anche se i contenuti e gli obiettivi del processo comunicativo non sono gli stessi per tutte le psicoterapie.
Infatti, gran parte di quello che accade durante un percorso psicoterapeutico è centrato sulle abilità comunicative del terapeuta che giocano un ruolo estremamente importante per la riuscita del trattamento.
- Ad esempio, per i comportamentisti
la comunicazione è finalizzata al cambiamento del comportamento - mentre per un terapeuta razionale-emotivo la comunicazione deve educare il paziente a parlare a sé stesso in modo differente e a modificare pensieri e sensazioni attraverso l’autodialogo
- Nella terapia centrata sul cliente la comunicazione è connessa ai sentimenti
- mentre per la psicoanalisi la comunicazione deve favorire la produzione di pensieri e ricordi profondi
- per gli “ Junghiani “ la comunicazione viene considerata la produzione simbolica
- i terapeuti della famiglia enfatizzano gli aspetti relazionali della comunicazione
- al contrario, per i cognitivisti, la comunicazione è connessa con gli atteggiamenti,
- nella Gestalt Therapy il paziente viene incoraggiato ad adottare una comunicazione auto-responsabilizzantenella quale si esprime in prima persona
- infine la programmazione neurolinguistica (PNL) lavora sulle esperienze sensoriali, attraverso le quali corregge le distorsioni della realtà presenti nella comunicazione verbale
- mentre nelle terapie strategiche la comunicazione è spesso indiretta ed avviene in forma ambigua e paradossale
e anche se ogni psicoterapia utilizza la comunicazione per raggiungere obiettivi diversi, il processo comunicativo avviene seguendo delle regole ben precise, ovvero vale a dire che l’attività selettiva operata dai canali di ricezione personale, sia a livello psicologico che a livello fisiologico, influenza l’ascolto e l’interpretazione dei messaggi e modifica il significato delle informazioni in arrivo e quindi il modo in cui viene trasmessa l’informazione influenza la corretta ricezione del messaggio.
Se il terapeuta non sceglie le parole giuste la terapia potrebbe non funzionare
Un terapeuta che sceglie parole inadatte, e le comunica in modo incongruente attraverso una miscela confusa di segnali verbali e non verbali, difficilmente potrà stabilire una relazione solida con il paziente, pregiudicando la continuazione della terapia.
Aneddoti, indovinelli, rompicapo e drammatizzazioni sono utili per il successo della terapia. Infatti la comunicazione del terapeuta dovrebbe creare uno stato di “sospensione”, fatto di suggestioni e di risposte da riprendere e sviluppare nel corso della terapia, in quanto una strategia terapeutica efficace è fatta di piccoli interventi comunicativi ristrutturanti, che si sviluppano lentamente nel tempo.
Ogni intervento deve essere preceduto da una sorta di “inseminazione”, in cui il terapeuta comunica le idee più adatte ad accoglierlo, permettendo al paziente di avere una comprensione più chiara dei suoi problemi e, a questo scopo, è molto utile anche raccontare aneddoti, proporre indovinelli, rompicapo e drammatizzazioni, tutte strategie utili per attivare emozioni e stimolare delle associazioni costruttive.