La cruda verità sulla depressione da cambio lavoro
Fatichi a rimanere concentrato e a svegliarti la mattina? Tutto parte da una domanda: quanto influisce la carriera sulla qualità della tua vita vita? In questo articolo, vorrei affrontare la (cruda) verità sulla depressione da cambio lavoro.
In anni di continua evoluzione digitale, per alcuni è cambiato il metodo di lavoro, per altri il lavoro in sé. Se ad esempio la tua routine prevedeva un passaggio al bar e una chiacchierata con gli amici prima di andare in ufficio.
Oggi è probabile che tu debba prendere il caffè sul tavolo della cucina, ancora in pigiama, per poi accendere il computer… perché sei in smart working.
La verità è che la depressione da cambio lavoro colpisce chi effettivamente cambia attività, ma anche chi cambia semplicemente le proprie abitudini lavorative, oppure assume altri ruoli, pur mantenendo l’impiego per la stessa azienda.
Lo stress come anticamera della depressione lavorativa
Iniziamo con il dire che qualsiasi cambiamento avvenga nella vita può risultare traumatico perché troppo spesso viene affrontato come una nuova sfida.
Se sei una persona estremamente emotiva, è probabile che traumi e nuove battaglie, non abbiano sempre un effetto positivo su di te, provocandoti invece un senso di sopraffazione e spavento. Questo, a sua volte, è fonte di stress, e lo stress è l’anticamera di ansia, depressione e attacchi di panico.
Si parte entusiasti e si finisce per non badare più a nulla, e non provare più alcuna emozione. Non ti spaventare, non sei l’unico e non sei solo: semplicemente, come altri, sei depresso. E anche questo non deve allarmarti, perché la soluzione c’è.
La depressione spesso è un campanello d’allarme, un segnale che il nostro corpo lancia per richiedere maggior tempo a noi stessi (ne parlo anche in questi articoli della sezione depressione).
Quanto influisce la carriera nella qualità di vita
Il voler sempre dare il meglio di sé, non essendo macchine perfette, è assolutamente in contrasto con noi stessi, e il non accettare i nostri limiti, ci guida sempre più in fondo al tunnel. Pochi riescono veramente a staccare del tutto dal proprio lavoro.
Perché c’è sempre quella mail che arriva la domenica, il WhatsApp che arriva la sera, quella cosa che non siamo ancora riusciti a fare, o la cosa successiva che ci aspetta. Ma se non si stacca mai davvero, riusciamo a goderci il presente al di fuori del nostro lavoro?
Sbagliare si può. È un mantra che dovresti ripetere spesso. Non c’è nulla di male nel commettere errori. Può accadere di dimenticare qualcosa, o di essere confusi. Spaventarsi o autoflagellarsi non serve a nulla, provoca solo ulteriore depressione.
In questi casi è giusto prendersi del tempo, porre rimedio dove è possibile, e imparare a fare ciò che si può, nel rispetto di se stessi e della propria dignità.
Che tu abbia cambiato lavoro o meno, la cruda verità è che lo stress resta comunque. È il modo in cui lo gestisci che fa la differenza, ma per questo potresti avere bisogno di un aiuto esterno, tipicamente uno psicologo o un professionista che sappia quale strada indicarti per fronteggiare la tua forma di depressione ed evitare che peggiori.
Con la mia consulenza online posso aiutarti. Contattami oggi stesso!