Desensibilizzazione sistematica, cos'è e a cosa serve
Una delle tecniche basata sui principi del condizionamento classico e che viene utilizzata con grande successo da molti anni per il trattamento di problemi di ansia persistente, oppure di fobie con risposte di evitamento è la Desensibilizzazione Sistematica dell’ansia, questa è la sua definizione esatta, e fu sviluppata da Joseph Wolpe nel 1972.
Il rilassamento sconfigge l’ansia
Alla base di questo procedimento terapeutico c’è l’incompatibilità fra rilassamento ed ansia, ovvero una persona non può essere ansiosa e rilassata contemporaneamente, infatti si tratta di una teoria scientifica fondata sul principio dell’apprendimento detto del “controcondizionamento” e l’applicazione segue questo schema:
- Analisi comportamentale degli stimoli che evocano ansia (una o due sedute)
- Insegnamento delle tecniche di rilassamento (cinque o sei sedute), da praticare anche a casa per mezzora al giorno tutti i giorni. Una volta che il cliente ha appreso a rilassarsi perfettamente, si passa alla fase successiva.
- Il terapeuta descrive una serie di scene e chiede al cliente, completamente rilassato e con gli occhi chiusi, di immaginare sé stesso in ognuna di queste situazioni, le quali vengono presentate in una gerarchia che va dal minimo di ansietà al massimo di minaccia e, mentre il cliente è rilassato e immerso nella situazione, se comincia a sperimentare ansia, gli viene chiesto di interrompere l’immagine e di rientrare nello stato di puro rilassamento che era presente prima che immaginasse la situazione fobica, portatrice di ansia. Ogni volta che si presentano, gli stimoli ansiogeni, ovvero che suscitano la reazione ansiosa, vengono sostituiti con le tecniche di rilassamento, finché il cliente non sarà perfettamente in grado di rimanere rilassato anche quando immagina le scene che producono maggiore ansia, quindi, una volta raggiunto questo risultato, l’apprendimento può essere trasferito nelle esperienze esterne alla terapia ed essere generalizzato ad ogni situazione ansiogena. ( dalle sei alle otto sedute )
La tecnica della desensibilizzazione sistematica
La desensibilizzazione sistematica è una tecnica molto adatta al trattamento delle fobie e risulta particolarmente efficace anche per un’ampia varietà di situazioni che creano ansia, quali, ad esempio,
- i rapporti interpersonali,
- la paura di sostenere gli esami
- le paure generalizzate
- l’ansia nevrotica e le disfunzioni sessuali
- a volte è stata utilizzata anche per il trattamento degli incubi notturni
- per l’anoressia nervosa
- per i disturbi ossessivi e per le ossessioni in genere
- per la balbuzie
- le compulsione
- e per la depressione ansiosa.
La tecnica imploravi e l’anticipazione della risposta
Altre due tecniche, sempre basate sul principio di immaginare oppure vivere direttamente le situazioni ansiogene, sono la tecnica imploravi e l’anticipazione della risposta.
Nella prima, il terapeuta sollecita il paziente ad immaginare oppure a sperimentare direttamente la situazione che più lo spaventa il più a lungo possibile al fine di ottenere l’assenza delle conseguenze negative temute dal paziente, esperienza che condurrà alla riduzione drastica dell’intensità della frequenza delle risposte d’angoscia.
L’anticipazione della risposta, invece, viene utilizzata con i pazienti che presentano dei disturbi ossessivo-compulsivi, e infatti, con questa tecnica, si impedisce il comportamento rituale, eliminando uno degli elementi che lo compongono, in quanto il fine è quello di rendere consapevole paziente dell’inutilità del rituale.
Entrambe le tecniche, l’implosiva e quella dell’anticipazione della risposta, hanno una durata di non più di 8-10 sedute per ciascuna.