Diagnosi clinica dell'ansia: domande e approccio dello psicoterapeuta
Molti bambini chiedono ai loro genitori il significato dell’espressione “per caso” e, alla risposta “vuol dire non intenzionale”, allora i bambini vogliono sapere il significato di “intenzionale”, spiegazione molto difficile da dare se il bambino non è a conoscenza di alcuni concetti generali basati sull’astrazione che, in genere, vengono acquisiti con l’età un più adulta.
Una volta che il bambino avrà capito potrà comprendere il concetto di “intenzione”, allora potrà altresì capire il caso, ma come si può riuscire a comunicare un’idea senza averne un’altra come punto di partenza?
L’acquisizione di un nuovo costrutto cognitivo richiede una preparazione delle abilità della mente ricettiva che parte dalle conoscenze familiari già acquisite, ovvero nuove comprensioni vengono costruite sopra vecchie comprensioni che sono già state sperimentate in natura.
Ad esempio il padre può dire al figlio “ieri, quando ti è caduto il gelato sul pavimento, era per caso, perché tu non volevi che ti cadesse e quando hai preso il gelato da terra e l’hai rimesso nel cono, questo era intenzionale, perché il tuo obiettivo era quello di mangiarlo“.
In altre parole, si utilizzano esempi multipli delle esperienze precedenti come pezzi soggettivi dell’apprendimento della vita e, progressivamente, si costruisce una nuova comprensione.
All’interno della terapia, ad esempio, per l’ansia, è spesso molto utile introdurre una spiegazione alternativa per avvenimenti oppure realtà completamente nuove, tuttavia le parole dei terapeuti hanno scarso significato se il paziente non dispone già delle strutture cognitive appropriate e, come i giovano studenti, anche i pazienti qualche volta hanno bisogno di essere iniziati ad un nuovo modo di pensare, utilizzando gli elementi familiari che provengono loro dalle esperienze precedenti.
Anche la mente ha bisogno di allenamento per adattarsi ai cambiamenti
Il progresso terapeutico, molte volte, può essere ritardato, oppure avvenire a rilento, perché al paziente manca la prontezza emozionale necessaria per ascoltare le idee disturbanti e, infatti, la logica della progressione si adatta ad ogni sforzo finalizzato all’introduzione di nuovi modi di pensare o di comportarsi, perché, così com’è possibile aumentare l’elasticità del corpo
Allo stesso modo si può modificare anche la struttura psicologica della mente e produrre nuovi comportamenti e, se è vero che ci sono dei limiti su quanto stretching per volta si possa fare, anche la mente necessita di tempo per apportare gli opportuni aggiustamenti.
Il metodo socratico è un chiaro esempio che può essere rapportato al metodo della progressione cognitiva, in quanto Socrate sviluppava con abilità le sue conclusioni logiche sempre partendo dalle risposte date dalle persone alle domande poste.
In questo modo, Socrate poteva basare la conclusione finale sulla comprensione dell’interlocutore e non sulla sua, in modo analogo i bravi insegnanti spesso introducono nuove idee, utilizzando concetti che già sono familiari agli studenti, questa è una forma di progressione in cui il riconoscimento del precedente background della persona diventa il primo passo cruciale.
Il lavoro del terapeuta per la diagnosi clinica dell'ansia
Domande per una diagnosi clinica dell’ansia dettate da questo tipo di logica potrebbero essere quanti sono i cambiamenti che il cliente è capace di accettare questa volta, a quale ritmo la terapia dovrà procedere senza sovraccaricare la persona
In quanto le risposte a queste importanti domande alcune volte sono ovvie ed altre no. Ad esempio, una donna che si trova in una relazione pericolosa di violenza e ansia può dire al suo terapeuta di non riuscire ad immaginare la possibilità di vivere senza il suo partner.
Di conseguenza, il terapeuta, utilizzando una buona diagnosi clinica, potrebbe decidere di rimandare la discussione circa la possibilità di stimolare la paziente ad interrompere quella relazione, mentre un modo più appropriato per iniziare potrebbe essere basato su ciò che lei riesce molto più facilmente ad immaginare ed un buon primo passo a riguardo potrebbe consistere nel farle descrivere nel dettaglio ciò di cui ha bisogno, secondo lei, una relazione e il passo successivo potrebbe essere quello di farle descrivere di cosa hanno bisogno i bambini da lei mentre sono ancora piccoli e vivono ancora a casa sua.
Anche in queste difficili circostanze la questione può essere introdotta lentamente e con molta cura e, anche qualora il terapeuta dovesse accorgersi, improvvisamente, di avvertire un forte senso di resistenza, saprebbe, a questo punto, che quello è il momento giusto per rallentare e di ristabilire la fiducia del paziente, perché le implicazioni di questa strategia sono sottili, seppur ovvie.
Il clinico ha bisogno d’essere attento al cliente come creatura globale e deve porsi spesso domande inerenti a quali sono le prossime cose che la persona ha bisogno di saper imparare a fare, in quanto questo instaura una consapevolezza evolutiva dei bisogni psicologici, biologici e sociali immediati del cliente, ed il terapeuta, mentre mantiene lo sguardo verso l’obiettivo finale, non deve dimenticare di tenere in considerazione il veicolo del progresso.