Eiaculazione precoce: cos’è e come si cura
Questa è la domanda che donne e uomini si pongono, spesso con una certa preoccupazione. Un fatto certo sull’eiaculazione precoce, od orgasmo prematuro, è che causa disagio, insicurezze e frustrazione sia nella persona coinvolta che in eventuali partner.
In questo articolo definiremo cos’è l’eiaculazione precoce dal punto di vista clinico, le motivazioni fisiche e psicologiche dietro la sua comparsa e le strategie che contribuiscono a risolvere il problema.
Quali sono i sintomi dell’eiaculazione precoce?
Si diagnostica un caso di eiaculazione precoce quando il rapporto sessuale dura sempre, o quasi sempre, meno di un minuto, oppure quando l’uomo non riesce a ritardare l’orgasmo con frequenza. È importante evidenziare che un uomo adulto su tre si troverà in questa situazione almeno una volta nella vita, e che episodi sporadici sono assolutamente fisiologici.
Quali sono le conseguenze del problema?
Le ripercussioni della precocità eiaculatoria sono di varia natura. Rende più difficile il concepimento se si desidera avere dei figli, soprattutto se l’orgasmo avviene durante i preliminari. Più frequentemente, però, l’eiaculazione precoce causa tensioni a livello personale e relazionale.
L’uomo, in prima battuta, prova imbarazzo e frustrazione; è possibile che ignori il problema, che eviti l’intimità o che rifiuti di cercare aiuto. Il partner sessuale, occasione o stabile, può esprimere insoddisfazione, rabbia e distacco.
Ai fini di conservare il rapporto, parlare dei propri sentimenti è importante, anche se l’argomento è difficile da affrontare. La mediazione di uno specialista, sessuologo o psicoterapeuta, si rivela estremamente utile e preziosa.
Quali sono le cause dell’eiaculazione precoce?
I fattori che portano alla comparsa dei sintomi non sono, come si credeva in passato, solo di natura psicologica. Il medico a cui vi rivolgerete potrebbe suggerire visite specialistiche volte a individuare la presenza di:
- Disfunzione erettile.
- Bassa concentrazione di testosterone.
- Anomalie anatomiche del frenulo.
- Infiammazioni o altri problemi della prostata.
- Uretriti.
- Ipotiroidismo o ipertiroidismo.
- Bassi livelli di serotonina.
- Depressione.
- Stress.
- Problemi relazionali.
- Disturbo di ansia generalizzata.
- Ansia da prestazione.
Metodi per curare l’eiaculazione precoce
Trovare la combinazione perfetta per risolvere il proprio caso individuale di eiaculazione rapida richiede tempo e pazienza, ma i risultati arriveranno: è un problema curabile. Alcune soluzioni, da provare senza l’aiuto di uno specialista, sono:
- Gli esercizi di Kegel per rinforzare il pavimento pelvico.
- Masturbarsi qualche ora prima del rapporto sessuale.
- Indossare un preservativo: lo spessore diminuisce la sensibilità.
- Farmaci e creme: antidepressivi e analgesici (su prescrizione medica).
L’efficacia della terapia cognitivo-comportamentale
La terapia cognitivo-comportamentale apporta benefici al 95 % degli uomini che soffrono di orgasmo prematuro. Lo psicologo specializzato in CBT possiede gli strumenti per condurre il paziente e il partner a ritrovare il piacere della connessione e dell’intimità fisica.
Come? Può suggerire di evitare rapporti intravaginali per un periodo di tempo definito per concentrarsi su altri tipi di gratificazione sessuale. La pressione di riuscire e l’ansia da prestazioni sono così rimosse dall’equazione.
Queste istruzioni sono definite comportamentali e completano l’intervento dello psicologo. Le sessione terapeutiche hanno infatti anche una componente educativa sull’anatomia e il funzionamento degli organi sessuali, oltre a quella cognitiva.
Lo specialista guida il paziente nell’esplorazione dei propri pattern di pensiero e comportamento con l’obiettivo di inviduare quelli negativi e sostituirli con cognizioni positive. È un processo chiave nella risoluzione dell’eiaculazione precoce perché cambia l’atteggiamento verso il problema alla radice e offre la possibilità di migliorare la propria qualità di vita in modo completo.