Eutonia, cos’è e come si usa in psicoterapia
In diversi casi si cercano delle soluzioni per affiancare, a una giusta terapia per la cura della depressione, dei percorsi di equilibrio psicofisico per ritrovare il giusto equilibrio con la propria persona. Lo stesso vale per le soluzioni dell’ansia.
In diverse occasioni, con i pazienti, si parla di Eutonia. Sarà una buona idea partecipare a questi programmi? Quali saranno i benefici? Posso far combaciare le sedute dallo psicologo con un lavoro di Eutonia? Ma di cosa stiamo parlando esattamente?
Cos’è l’Eutonia, una definizione
Eutonia è un termine che deriva dal greco che, con eu indica l’armonia, e con tonia, il mantenimento del giusto tono, ovvero il tono armonioso. Si tratta di un percorso pedagogico del movimento per abbandonare gli squilibri e le tensioni del momento.
Con l’eutonia, il nostro corpo si libera dalle tensioni perché con il giusto tono possiamo svolgere al meglio tutte le attività. Quando veniamo continuamente sottoposti a numerose ed immotivate tensioni corriamo il rischio di ammalarci.
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Da dove nasce questa disciplina?
Abbiamo detto che l’eutonia è una disciplina – o meglio, una pratica somatica – che migliora la postura e la mobilità del corpo attraverso esercizi e tecniche.
Questa soluzione è stata sviluppata dalla fisioterapista e pedagogista Gerda Alexander nel 1930 partendo dal concetto che la tensione muscolare e la postura possono influire sul benessere psicofisico.
Alexander cercava un modo per migliorare la qualità della vita dei suoi pazienti attraverso il movimento. Durante il suo lavoro, ha scoperto che la tensione muscolare e la postura erano strettamente legate allo stato emotivo e psicologico delle persone. Così nasce la tecnica corpo-mente nota come eutony.
Quali sono i principi dell’Eutonia?
Con l’eutonia si prende coscienza delle tensioni accumulate nel corpo, si allontana la tensione muscolare e si ripristina il tono naturale per mantenerci in salute.
La condizione di equilibrio psicofisico è caratterizzata da uno stato di normalità del tono neuromuscolare che si ottiene soltanto con l’applicazione di tecniche di:
- Concentrazione mentale.
- Rilassamento.
È stato provato che i sintomi di depressione, depressione ansiosa e ansia più comuni e fastidiosi vengono innescati spesso dall’eccesso di tensione muscolare nel corpo.
Un soggetto ansioso, infatti, viene sottoposto a una valutazione neuropsicologica e ad un profilo psicofisiologico per rilevare questi paramenti. E si osserva che la tensione muscolare è eccessiva oppure distante dalla norma. Qui si inserisce l’Eutonia.
Ansia, Eutonia e depressione ansiosa
La misura della tensione muscolare generale del nostro corpo si ottiene attraverso la rilevazione dell’elettromiografia. Se è in eccesso, tutto ciò è alla base di quelli che definiamo come i disturbi fisici dell’ansia. La tensione muscolare causa:
- irrequietezza
- irritabilità
- distraibilità
- insonnia
- nausea
- vuoti di memoria
- senso di oppressione al torace
Altro sintomo è la dispnea (fame d’aria) con la conseguenza di capogiri, svenimenti e senso di sbandamento che sono originati, appunto, dall’iperventilazione, ovvero dall’eccessiva quantità di aria e quindi di ossigeno che viene introdotta nei polmoni
Ed è questo il motivo per cui ho creduto che una tecnica efficace avrebbe dovuto avere quale sua principale caratteristica quella di privilegiare l’intervento sul corpo.
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L’Integrazione Somatopsichica
La mia tecnica somatopsichica ha un obiettivo principale: mettere le persone nella condizione di gestire le tensioni attraverso l’apprendimento di come si realizza la propria coscienza psico-corporea. Per questo si utilizza alcuni elementi dell’eutonia.
- Uso delle energie e dei movimenti naturali senza sforzi.
- Apprendimento della percezione del proprio corpo.
- Apprendimento della consapevolezza dei messaggi del corpo.
- Raggiungimento dell’equilibrio tra il corpo e la mente.
- Attivazione dei processi naturali.
Questo è un possibile percorso di integrazione alle tecniche e alle terapie per affrontare i problemi legati ad ansia e depressione. Vuoi maggiori informazioni?