Il concetto di guarigione in psicoterapia
L’idea di guarigione in psicoterapia, guarigione intesa nel senso di scomparsa dei disturbi, non ha la stessa valenza rispetto alle altre specializzazioni della medicina, anche se, apparentemente, non vi dovrebbero essere incertezze, in quanto una persona sta male quando ha dei disturbi e la riconquista del benessere è condizionata unicamente alla scomparsa di quei disturbi.
Guarire significa riprendere a stare bene, ovvero poter condurre la vita che conducevamo prima della comparsa del malessere, tornare ad essere come gli altri.
In qualità di “Lo psicologo a Casale”, accolgo le richieste che mi vengono proposte dalle persone che soffrono di quei disturbi che sono, di volta in volta, legati all’ansia, piuttosto che agli attacchi di panico, oppure alla depressione e che impediscono di lavorare, di far l’amore, di dormire e di vivere serenamente in famiglia.
Il paziente deve collaborare attivamente con lo psicologo
Prendiamo, ad esempio, il caso di Gianni, un ragazzo che si presentò in quanto sofferente di nevrosi e quindi affetto da una serie di sintomi, quali irritabilità, nervosismo, insonnia, preoccupato per le più piccole cose e con gravi problemi digestivi.
Ebbene questo ragazzo mi chiese una serie di incontri di psicoterapia, in quanto si era convinto che, non avendo avuto risultati da ansiolitici e tranquillanti che gli erano stati prescritti, la psicoterapia avrebbe potuto liberarlo dai suoi sintomi.
E’ chiaro che prima di iniziare con una psicoterapia, pur essendo questa la richiesta del paziente, è fondamentale sottoporlo ad una serie di rilevazioni psicologiche e psicofisiologiche che servono per l’esame psicodiagnostico individuale e per la valutazione neuropsicologica, al fine di indagare, capire ed approfondire cosa stia dietro a questi disturbi ma, soprattutto e prima di tutto, individuare assolutamente se i disturbi possano avere, effettivamente, un’origine psicologica.
Molto spesso esistono circuiti affettivi dentro e fuori della famiglia che possono essere rapidamente modificati.
Altre volte, invece, occorre ascoltare, approfondire, capire le ragioni delle persone, anche se, quasi sempre, possono essere sufficienti pochi colloqui o poche sedute di terapia della famiglia e di gruppo per individuare e modificare sensibilmente la situazione.
Mentre altre volte ancora, il procedimento può rivelarsi più lungo, anche se, quasi sempre, è possibile puntare direttamente sulla scomparsa dei sintomi.
In ogni caso, il procedimento di cura e di guarigione passa quasi sempre attraverso una modificazione dei rapporti umani del paziente con altre persone.
In nessun caso, togliere il sintomo può essere un’operazione in cui lo psicoterapeuta è la sola parte attiva, mentre il paziente che si fa curare accetta passivamente il ruolo di colui che si sente sottomesso, oppure che, comunque, non è nella condizione di dover collaborare, anzi, al contrario, dovrà farlo in modo molto attivo ed energico.