Imparare a Rilassarsi è già una terapia
E’ universalmente condiviso che ira, ostilità, paura, ansietà e insicurezza siano causate dalla nostra risposta agli stimoli e non da situazioni legate all’ambiente che circonda.
L’ambiente può essere colpevole soltanto del peggioramento di condizioni nostre, già precedentemente esistenti.
Per risposta si intende, esattamente, una tensione muscolare corporea, che si innesca da dentro di noi, risposta che se non fosse emessa significherebbe che il nostro corpo è nella condizione di assenza di tensione, e quindi in stato di rilassamento.
Il rilassamento dei muscoli, infatti, produce un “abbandono mentale”, in quanto è un tranquillante naturale che interpone uno schermo psichico fra noi e lo stimolo disturbatore, per cui si può considerare l’abbandono fisico come un potentissimo disinibitore che ci porterà all’eliminazione delle tensioni, perché rilassamento significa “assenza di tensione” e, quindi, di risposta.
Lo scopo è il controllo e non il rilassamento
Che è, in realtà, nulla più che il tramite essenziale ed imprescindibile per il raggiungimento dell’autocontrollo.
L’obiettivo non è la scomparsa assoluta di tutte le tensioni, ma l’abolizione delle tensioni superflue che emergono contemporaneamente al “gesto” che si vuole compiere.
Ovvero, tutte le parti del corpo devono avere un grado di tensione ottimale, in funzione di ciò che la persona intende fare.
Devi ottenere la flessibilità del tono, in modo tale che il soggetto possa sempre essere nelle condizioni ottimali per poter “modulare” la propria condizione muscolare, dalla massima ipotonìa alla massima ipertonìa, che verranno dosate, ovviamente, in funzione delle circostanze, di volta in volta.
Occorre, quindi, una grande coerenza fra tutte le parti del corpo, in quanto il non adattamento di una delle sue parti insieme con tutto il resto del nostro corpo, provoca una serie di squilibri ed una serie di rotture del “ritmo” che devono essere prima ricucite e, subito dopo, corrette, in quanto non vi è rilassamento senza unità corporea, senza unità della persona.
Rilassarsi per conoscersi meglio
Le tecniche di rilassamento sono essenzialmente votate a far sì che il soggetto impari a conoscersi ed a prendere coscienza del proprio corpo, perché padroneggiare la muscolatura rende possibile un approfondimento del “controllo” e della conoscenza di sé stessi.
Esplorare coscientemente il proprio corpo nel suo gioco d’articolazioni, nelle sue tensioni e nelle sue resistenze è l’unica via che ci consente di ritrovare noi stessi, liberandoci da un corpo “rimosso”, “vinto”, “traumatizzato”, “bloccato”, distorto da un’infinità di atteggiamenti assunti in risposta a problemi non risolti.
Esercizi per rilassarsi di più
Gli esercizi che si dovrebbero eseguire per iniziare un viaggio alla scoperta di noi stessi dovrebbero avere quale primo ed assoluto presupposto fondamentale l’obiettivo di farci ritrovare il movimento naturale del corpo umano, così da poter arrivare a correggere, di conseguenza, gli errori che normalmente commettiamo nella nostra vita quotidiana.
Perché, purtroppo, compiere un movimento che comporta il rilassamento di certi muscoli ha spesso la conseguenza di far contrarre altri muscoli, che vengono così mossi inutilmente e, quindi, posti sotto tensione in modo non corretto e superfluo.
Esiste, per ogni gesto, un equilibrio
Ovvero se si tratta trovarsi in una condizione di riposo, i muscoli devono obbligatoriamente essere distesi il più possibile, mentre se, al contrario, si tratta di essere in condizione di dover sottostare ad uno sforzo, i muscoli devono assolutamente lavorare con il minimo dispendio di energia.