Le libere associazioni in psicologia secondo Freud
- Uno che si riferisce alle teorie psicoanalitiche e che sostiene ed ipotizza l’esistenza di una dimensione psicologica e non consapevole dell’individuo che alimenterebbe lo stato di malattia, da qui l’intervento terapeutico che mira, sostanzialmente, a creare individui più consapevoli di sé stessi.
- Un secondo che ritiene, invece, che, lentamente, nel corso della nostra esistenza, sia per esigenze educative sia sociali, andiamo acquisendo un certo tipo di comportamento che è frutto dell’apprendimento di atteggiamenti e scelte sbagliate, per cui, lo scopo della terapia è quello aiutare il paziente a reimparare atteggiamenti più sani e consapevoli.
Alcune psicoterapie utilizzano come strumento di intervento la parola, mentre altre, come ad esempio la Terapia Cognitivo-Comportamentale, (CBT) ideale nella cura di ansia, depressione e attacchi di panico, propongono interventi psico-corporei con tecniche diverse a seconda delle diverse scuole.
L'obiettivo della psicanalisi
Lo scopo fondamentale comune a tutte le psicoterapie è comunque sempre quello di aiutare le persone ad individuare le proprie caratteristiche peculiari, per poi permettere la realizzazione di un più adeguato stile di vita, intonato ai propri bisogni, desideri e caratteristiche personali.
La psicoanalisi, come forma psicoterapeutica che sostiene l’esistenza dell’inconscio e che ha un setting esattamente uguale a quello che si vede nel filmato, è una particolare teoria psicologica dell’individuo che ha come suo nucleo fondamentale l’idea secondo la quale quasi tutte le nostre scelte, dei nostri comportamenti e, quindi, di conseguenza, dei nostri disturbi, derivino da aspetti non conosciuti, ovvero inconsci, della nostra personalità.
Le libere associazioni in psicologia
La psicoanalisi è, inoltre, una particolare forma di cura che mira a far emergere, con tecniche adeguate, quali, ad esempio, le libere associazioni, le interpretazioni del transfert e l’interpretazione dei sogni i contenuti rimossi responsabili dei disagi e dei conflitti intrapsichici.
Dopo l’originaria formulazione di questa teoria da parte di Sigmund Freud, altri autori, come Jung, Adler e, più recentemente, Klein hanno dato origine a teorie psicoanalitiche parallele che spesso differiscono più nelle prospettive teoriche che nella applicazione pratica.