Quando tristezza e pessimismo diventano depressione
Per riuscire ad affrontare adeguatamente la vita, con le sue difficoltà e gli impegni quotidiani, dobbiamo adattarci in modo attivo e produttivo alla realtà esterna. Anche di fronte ad una delusione, alla morte di una persona cara, ad un serio problema finanziario possiamo reagire proiettandoci verso il futuro, grazie al valido utilizzo delle nostre risorse.
Ci sono però periodi della vita, proprio in presenza di particolari eventi o circostanze, in cui le nostre difese risultano inadeguate ed i problemi possono sembrare irrisolvibili.
Possiamo scoraggiarci, essere più indecisi, possiamo cominciare a dubitare delle nostre capacità e risorse; l’evento traumatico – la perdita di una persona cara o la separazione dal coniuge – possono essere vissuti come un nostro fallimento e può sembrare che la vita non abbia più senso.
Siamo di fronte alla “DEPRESSIONE”, con sintomi ansiosi e disforici e riduzione della performance lavorativa, sociale e familiare.
In questi casi, all’evento traumatico, si contrappone una risposta disadattiva, inadeguata, “sproporzionata” nei confronti dell’evento stesso, che pone momentaneamente l’individuo in una situazione di malessere e di stasi.
Quali i sintomi della depressione
In queste situazioni possiamo provare stanchezza, ansia, tristezza, irritabilità; possiamo fumare di più o mangiare con rabbia, essere tesi, irrequieti, impazienti: tutte le difese dell’organismo vengono mobilitate, la depressione viene vissuta con rabbia, il futuro appare incerto.
Chi è depresso pensa di non poter cambiare le cose perché non ha le energie sufficienti per farlo e pensa che nessuno possa far qualcosa per aiutarlo.
La persona depressa è “mentalmente paralizzata“: conosce la vita, ma è totalmente incapace di goderne, perché pervasa da una profonda sensazione di fallimento, di inadeguatezza, di inutilità ed incertezza, da sensi di colpa.
Tristezza e pessimismo dominano il pensiero del depresso. Questi i pensieri che popolano la mente di una persona depressa:
- “nulla ha senso”
- “nulla mi fa piacere”
- “niente mi interessa”
- “non sono più capace di realizzare qualcosa”
- “non mi curo più”
- “non ho più voglia di vedere nessuno, neanche i miei figli”
- “sono stanco di vivere e non ho più futuro”
- “non sono più in grado di realizzare niente”
La depressione è caratterizzata da un abbassamento dell’umore, definito come la tonalità affettiva di fondo di un soggetto.
Tutti noi possiamo attraversare dei periodi in cui il nostro tono affettivo si abbassa e diventiamo più tristi del solito, periodi in cui la realtà ci appare grigia, oscura e gli altri ci paiono ostili o non comprensivi nei nostri confronti, periodi in cui siamo stanchi, scoraggiati, amareggiati, irritati o semplicemente delusi.
Quando però questa tristezza diventa duratura, più profonda del solito e si associa ad un sentimento di pessimismo, allora entriamo nella depressione: la realtà può apparirci totalmente oscura, la vita stessa diventa priva di senso. Depressioni di breve durata sono eventi frequenti, mentre il passaggio a stati patologici gravi e persistenti avviene solo in alcuni soggetti.
I sintomi della depressione sono molteplici e investono sia la sfera fisica che quella psichica e danno luogo a diverse manifestazioni cliniche, in quanto si associano variamente tra loro.
Vi può essere una maggiore o minore componente ansiosa, o un prevalente rallentamento motorio e ideativo, ma anche un diffuso senso di malessere fisico.
La depressione diventa difficile da diagnosticare
In altri casi la depressione può manifestarsi esclusivamente attraverso sintomi fisici: il disagio psichico può così esprimersi attraverso
- un mal di testa
- un disturbo gastroenterico
- altre manifestazioni somatiche
In questo caso, l’esatta individuazione clinica diventa più difficile e richiede molta più attenzione da parte dello specialista.
Come abbiamo accennato, l’ansia è un comune alleato della depressione.
Come disturbo a sé stante, l’ansia è una patologia molto frequente nella molteplicità delle sue manifestazioni cliniche, dalla fobia sociale agli attacchi di panico.
Quando la troviamo associata alla depressione, è importante capire quali rapporti intercorrano fra i due disturbi e in che modo essi influiscano sulla qualità della vita del soggetto.