I problemi sessuali legati al vaginismo
È necessario definire esattamente, prima di tutto, che cosa si intenda per vaginismo, in quanto, il vaginismo è, in realtà, un disturbo che rende, di fatto, molto dolorosa (dispareunìa) e, quindi, praticamente impossibile la penetrazione necessaria al rapporto sessuale, e questo avviene in virtù di una contrazione riflessa ed involontaria dei muscoli dell’orifizio vaginale.
La mia impressione personale, in qualità di psicologo, è che qualsiasi stimolo negativo associato all’atto sessuale oppure alla penetrazione vaginale possa essere responsabile dell’acquisizione di questa reazione, a prescindere dal fatto che la reazione negativa sia reale o immaginata e a prescindere dal fatto che la paziente ne sia o no consapevole.
Per cui sono svariati i fattori che possono svolgere un ruolo fondamentale per originare questa sindrome, in virtù del fatto che sono svariate le situazioni che favoriscono, appunto, l’associazione del dolore o paura al coito, anche se fra tutti i più svariati fattori, troviamo sempre, in primo luogo, il dolore fisico durante l’atto sessuale.
Nella mia personale esperienza, ad esempio, certe pazienti vaginismiche avevano, in precedenza, sofferto di qualche malattia pelvica, oppure erano state sottoposte ad esami pelvici traumatici, mentre altre erano state violentate da bambine, oppure erano state oggetto di esperienze sessuali brutali e paurose.
Ad esempio, anche la paura degli uomini e l’ignoranza relativa alle esperienze sessuali e a quelle del parto portano ad aspettarsi dolore fisico e, di conseguenza, possono preparare il terreno all’insorgenza della reazione vaginismica, così come le pazienti provenienti da famiglie in cui atteggiamenti rigidi e restrittivi hanno suscitato senso di colpa e ansia riguardo al sesso, hanno sviluppato questa stessa reazione di paura.
Risolvere il problema del vaginismo è molto semplice
Il trattamento del vaginismo è incredibilmente semplice, in quanto ha quale scopo principale la modificazione della causa immediata del disturbo, ovvero la reazione condizionata, per cui si tratta, essenzialmente, del progressivo decondizionamento in vivo dello spasmo involontario dei muscoli all’entrata vaginale, anche se prima che questo traguardo possa essere raggiunto, deve essere rimossa la riluttanza fobica alla penetrazione vaginale che spesso è presente i questi casi.
In pratica, per dirlo con parole estremamente più semplici e comprensibili, si tratta di compiere la stessa operazione di desensibilizzazione dell’ansia che si attua su di una persona che soffre di una fobia, ad esempio quella dei ragni.
Quindi si tratta di addestrare all’avvicinamento graduale all’oggetto fobico, eliminando, gradatamente, la paura, mentre nel caso del vaginismo vi sono alcune resistenze un po’ più difficili da superare, perché si tratta di una parte molto intima coperta, in genere, dalle nostre paure più profonde e radicate.
Personalmente ho ottenuto risultati molto efficaci, attraverso l’uso degli esercizi di Kegel che prendono il nome, appunto, dal ginecologo che li ha ideati, ovvero il Dr. Arnold Kegel, che ha realizzato una serie di esercizi che trovano applicazione in una lunga serie di casistiche quali l’incontinenza urinaria, l’anorgasmia, la riduzione del rischio del prolasso ed il miglioramento della vita sessuale.
Questi esercizi hanno quale scopo finale la presa di coscienza da parte della paziente di tutta la sua zona pelvica e dell’apprendimento della capacità nel gestirla in perfetta autonomia, imparando così, gradatamente, che quella zona è completamente sotto il proprio controllo e può essere utilizzata a piacimento, senza il timore che possa ingenerare dolore o spiacevoli sensazioni.
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